presentano lo spettacolo

Teatro dell’Affratellamento

Via Giampaolo Orsini 73 – Firenze

Domenica 14 maggio – ore 18:00

SENZA PAURA LANCIAMMO PIETRE

STORIA DI ANNA WALENTYNOWICZ

di ANGELO CACELLI e POMPEO DE BIASE

GRUPPO DI CULTURA OPERAIA “OFFICINA 24”

INGRESSO LIBERO

Anna Walentynonwicz è una figura significativa del movimento operaio polacco.
Lo spettacolo racconta la sua vita fino al 14 agosto 1980, giorno di un grandissimo sciopero ai cantiere navali Lenin di Danzica, che fu uno spartiacque nella storia della Polonia . E quello sciopero prese avvio dalla protesta degli operai contro il licenziamento di Anna Walentynonwicz.
Il racconto della vita di Anna si intreccia con quella della Polonia e, in particolare, con le lotte degli operai polacchi ’56, del ’70, del ’76 e dell’80, condotte in difesa delle proprie condizioni ma anche, e soprattutto, nell’ aspirazione ad una reale socializzazione della produzione e del potere
La vita di Anna Walentynowicz è una storia dell’anima operaia, la rappresentazione di un processo collettivo, l’epicità dei movimenti della classe operaia, perchè Anna è solo una delle centinaia di migliaia di militanti operai, con tutti i loro limiti e pregiudizi. Non è una vita eroica, o meglio contien

e naturalmente anche l’eroismo, ma non è quella la sua caratteristica principale, lo è invece la tenacia, la perseveranza nelle rivendicazioni spesso di cose “banali”, quotidiane ma che rappresentano insieme l’esistenza di un soggetto storico.
La cosa meravi

gliosa è che il contenuto universale del processo storico sta proprio nel fatto che i protagonisti sono persone per così dire normali ma, per riuscire a vederlo e ad intenderlo, è necessario girare il quadro che ci viene spinto davanti e guardare il retro.
Sono loro, come Anna, i fedeli custodi della possibilità di un altro mondo
L’epica dell’anima operaia va sussurrata.

Il gruppo teatrale di cultura operaia OFFICINA 24 è nato 5 anni fa.
Sulla base della convinzione che i lavoratori siano la base e il fondamento della società, mentre oggi sempre più raramente sono visti come tali e le loro storie e i loro ideali sono trattati come residuo di un tempo passato, il nostro gruppo si pone l’obiettivo di contribuire al recupero del grande patrimonio di vita e di esperienza della realtà e della cultura operaia.
OFFICINA 24 era il nome del reparto confino della FIAT degli anni 50: vi venivano mandati soprattutto gli operai attivi, ma anche anziani ed invalidi, considerati poco produttivi.
Il nostro primo lavoro “QUANDO ACCADRÀ DUNQUE”, è stato estratto proprio dal diario di un operaio FIAT di quegli anni, Giusepe Dozzo, scritto nei quattordici mesi che vanno dal giorno del suo trasferimento all’Officina 24 alla data del suo licenziamento.