L’Ombra del Fuoco – Hervé Le Corre

“L’Ombra del Fuoco” di Hervé Le Corre
Apparso nel 2019 in traduzione italiana un anno dopo la sua pubblicazione in Francia (Edizione e/o- Roma)è l’ultimo romanzo sulla Comune di Parigi . L’autore Hervé Le Corre è famosissimo in patria, vincitore di numerosi premi letterari e specializzato in romanzi “noir”. Le edizioni e/o hanno pubblicato di lui anche “Dopo la guerra” (2015) e “Scambiare i lupi per cani” (2018).Egli ambienta la sua trama nell’ultima settimana di vita della Comune, la”Semaine sanglante” com’è stata definita e questa è una scelta precisa: in una intervista concessa a Guido Caldiron e pubblicata sul “Manifesto” il 28 febbraio scorso dichiara” Scrivere romanzi noir significa interrogarsi sulla violenza:criminale,sociale ,simbolica.I periodi di guerra,dove la violenza si esprime senza ritegno,dove la morte dell’avversario non è più un crimine ma una sorte di dovere patriottico premiato con medaglie e riconoscimenti,sono perciò tra i momenti più adatti nei quali ambientare romanzi che intendano esprimere l’estrema oscurità del mondo,quando sprofonda nel mondo della barbarie”.E i personaggi di questa storia si muovono nella barbarie della repressione scatenata dai “Versagliesi” contro i Comunardi che non possono fare altro che morire valorosamente sulle barricate e rivendicare così la giustezza della loro scelta politica. La vicenda ha l’andamento del giallo ben congegnato con una sapiente costruzione dei capitoli scanditi dalle date che procedono con inesorabile sequenza verso la catastrofe. Gli elementi della trama potrebbero essere definiti dai personaggi a partire dai due giovani protagonisti che si amano Nicolas Bellec e Caroline il cui amore, contrastato dalle circostanze, sembra sempre sul punto di finire in tragedia. I compagni di armi di Nicolas, Adrien e il Rosso, sono militanti dell’esercito comunardo e ne impersonano l’anima libertaria : le loro vicende esistenziali e militari punteggiano la trama delineando ancor meglio la figura di Nicolas stesso. Accanto a loro c’è il “cattivo” che qui non è rappresentato da un versagliese ma da un delinquente comune Henry Pujol dall’animo deforme come il suo viso, che si macchia di uno dei crimini più odiosi: rapisce ragazzine innocenti le violenta e poi le “rivende” come prostitute. In questo crimine suo complice è il fotografo Charles Gantier che con le foto”porno” si arricchisce e arrotonda le sue entrate. Quando viene presentato all’interno del racconto, il fotografo si lancia perfino in una ironica profezia:
“Mi creda Pujol non c’è bisogno di essere un indovino per prevedere in quale fango potremo far sguazzare la volgarità. Basta vedere quanta propensione c’è oggi per il vizio e la violenza. Quando ci saranno i mezzi- ed è solo una questione di tecnica,elettricità e ingranaggi sottili-si creerà un nuovo giro d’affari e l’esibizione meccanica di voglie turpi e pulsioni macabre farà nascere patrimoni” (Pag.62)
Sono loro due gli antieroi del romanzo, coadiuvati dalla figura di un complice un po’ particolare, il guidatore di un fiacre di nome Clovis che poi si rivelerà ben altro. Gli elementi del noir ci sono tutti : il delitto orrendo i delinquenti, la vittima innocente,Caroline. Non poteva mancare la figura del poliziotto che darà la caccia a Pujol ma qui, visto che siamo al tempo della Comune, non si tratta di un poliziotto “vero” ma di un legatore di libri che viene investito della carica di Ispettore di Polizia della Comune col compito di combattere i traditori le spie e i delinquenti comuni. Questo poliziotto rilegatore che si chiama Antoine Roques è uno dei personaggi secondari più azzeccati del romanzo. L’intreccio si svolge per le vie di Parigi e nelle sue vicinanze e ,ogni tanto,appaiono anche i personaggi storici – Dombrowski, Louise Michel- che rendono la vicenda, inventata ,calata completamente negli avvenimenti reali. La lettura è resa avvincente dal “ritmo” della narrazione con un crescendo che arriva alle pagine finali dove la storia avrà il suo compimento. E’ sicuramente un bel libro da leggere che ha dietro di sé la grande tradizione del romanzo francese.